«Tutto il settore delle costruzioni apre il 4 maggio». Questo l’annuncio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nella conferenza stampa di domenica 26 aprile ha espletato le procedure del DPCM, Decreto che di fatto apre la Fase 2 dell’emergenza CoViD-19. Dal 4 maggio riprendono molte attività tra cui i cantieri, si dovrà rispettare una serie di norme che permetteranno la convivenza col virus, tenendo sempre sotto controllo la curva dei contagi.
Oltre ai cantieri, dal 4 maggio riaprirà il settore manifatturiero e il commercio all’ingrosso funzionale all’industria e ai cantieri. «Conviveremo con il virus, adottando anche i dispositivi di sicurezza individuale. Ho sollecitato Arcuri (commissario straordinario di Governo per l’emergenza Covid, n.d.r.), che con ordinanza interverrà per calmierare il prezzo delle mascherine», ha assicurato il premier, che, anticipando le misure del decreto cosiddetto di Aprile, da «55 miliardi», ha confermato anche il rifinanziamento del bonus per autonomi e professionisti, che dovrebbe essere rafforzato. Il prezzo della singola mascherina sarà fissato a 0,50 euro al netto dell’Iva, quest’ultima con un prossimo decreto sarà azzerata.
Dal 4 maggio non sarà comunque possibile trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, da una regione all’altra, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. «Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020», si legge nella bozza del DPCM.
CANTIERI APERTI
Apertura dei cantieri soggetto al rispetto del Protocollo di Sicurezza firmato lo scorso 24 aprile dal Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli insieme al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e ai rappresentanti di Anci, Upi, Anas, Rfi, Ance, Alleanza delle Cooperative, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgi.
Si tratta, più nel dettaglio, del protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri. Il documento integra i contenuti del precedente protocollo adottato nel mese di marzo, definendo nuove misure in vista della progressiva riapertura nei cantieri, ed è aggiornato sulla base del protocollo siglato dal Governo relativo a tutti i settori produttivi.
Nel protocollo vengono fornite indicazioni operative per incrementare in tutti i cantieri l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento dell’epidemia, seguendo la logica della precauzione e le indicazioni dell’Autorità sanitaria non solo per i lavoratori ma anche per i titolari del cantiere e tutti i subappaltatori e subfornitori. Sono inoltre previste verifiche dell’adozione da parte dei datori di lavoro delle prescrizioni stabilite dal protocollo con i rappresentanti sindacali e attraverso l’Ispettorato del Lavoro e l’Inail.
CONTAGI SOTTO CONTROLLO
Con la Fase 2, le Regioni dovranno sempre tenere d’occhio la curva dei contagi e informare ogni giorno il Governo e il Comitato tecnico scientifico creato per l’emergenza. Nel frattempo l’Istituto superiore di Sanità fisserà delle soglie sentinella, così le ha chiamate il premier. Dunque laddove la curva dovesse indicare localmente delle criticità allora si prenderanno provvedimenti «per chiudere il rubinetto», ha chiosato il Presidente del Consiglio.