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Le richieste degli italiani, quando si tratta di acquistare un nuovo appartamento, sono in continua evoluzione o involuzione. Eh sì, perchè la tendenza è quella di virare su abitazioni sempre più piccole. La crisi influisce, questo è certo, ma non solo. Cambiano anche le esigenze e le famiglie, sempre meno numerose, così come gli stili di vita, meno confinati all’interno delle mura domestiche e più aperti a vivere spazi condivisi: lavoro, scuola, divertimento.

TENDENZE – Negli ultimi 10 anni, secondo un’indagine de Il Sole 24 ore, le dimensioni degli immobili si sono ridotte di oltre il 10%. Negli anni Ottanta e Novanta si badava a case grandi e spaziose, oggi sembra non essere più così importante. Il focus è sulle coppie giovani in cerca di casa, spesso prediligono un appartamento dagli spazi contenuti, ma unico e con personalità, caratteristiche più importanti persino della qualità delle finiture o della funzionalità della distribuzione.

SPAZI – Piccolo non fa rima con rinuncia, infatti chi possiede un appartamento di dimensioni ridotte non necessariamente dovrà privarsi dello stile. Diminuiscono le superfici per cui bisogna sfruttare ogni centimetro: meglio uno spazio ufficio che una sala da pranzo vecchio stile, meglio una cucina living che il vecchio tinello. Nella distribuzione è sempre meno presente il concetto del corridoio, l’unificazione degli spazi è comune alla stragrande maggioranza dei nuovi progetti. Ogni stanza è studiata per divenire propedeutica all’uso, ben vengano armadi a muro o nicchie varie, così come nei bagni si predilige sempre più il piatto doccia alla vasca. Insomma, la funzionalità è essenziale.

ECO –  Le case più piccole consumano meno energia rispetto a quelle più spaziose. Questo non significa soltanto risparmio di denaro, ma anche minor impatto ambientale. Si possono rinnovare i piccoli spazi in modo sorprendente, si creano velocemente nuove soluzioni, soprattutto quando entra in gioco il fai-da-te e il riciclo creativo (tendenze vintage, shabby, eco-friendly, etc). In contrapposizione al motto americano “Bigger is better”, le dimensioni contenute offrono soluzioni economiche ed ecologiche, migliorando anche l’efficienza energetica.

DESIGN – A questa maggiore razionalizzazione degli spazi, operata tanto negli immobili di nuova costruzione quanto nelle ristrutturazioni di quelle già esistenti, rispondono soprattutto le aziende del design, che sempre più spesso propongono arredi multifunzionali, capaci di valorizzare piccoli spazi e di adattarsi alle nuove necessità.

STYLE – Premesso che ad ognuno il suo stile, possiamo affermare che il minimal è in caduta libera. Dopo anni di celebrità, insieme a deviazioni come lo stile industriale, materiali freddi e superfici bianche lasciano sempre più posto al calore. Il legno torna di moda, ma non solo parquet, anche i laminati hanno preso una fetta di mercato più ampia. Le materie prime come marmo, legno, pietra hanno sostituito le atonalità delle superfici, le piastrelle in gres porcellanato ormai riproducono con grafica digitale e in superficie materica la bellezza della natura.

ESTERNI – Seppure avere una terrazza ampia o un attico rappresentino ancora uno status sociale, anche un balconcino trova la sua ìdentità. Via alla fantasia con con piante e panchine integrate, così un piccolo spazio sembra divenire la fuga dalla quotidianità. Fare colazione all’aperto o sorseggiare un bicchiere di vino, anche se su un balcone piccolino, è sempre meglio che stare chiusi tra quattro mura.

 

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